Con l’avvento dell’anno nuovo abbiamo assistito alla nascita di numerose disposizioni che il Governo ha adottato per vietare ai “furbetti” di evadere il Fisco. Tra tutte, quella che ha fatto più discutere è senza dubbio la notizia che dal 1° aprile l’Agenzia delle Entrate potrà avere accesso ai conti correnti degli italiani.
Fake news, direte voi. Ma purtroppo tutto questo è vero. Le Entrate hanno infatti elaborato un sofisticatissimo algoritmo che permetterà loro di entrare nei conti dei cittadini per combattere il fenomeno dell’evasione fiscale.
Approfondiamo di seguito.
Fisco: i nuovi maxi-controlli contro l’evasione delle tasse
Come ci ricorda il portale finanziario toptrading.org, ad avere l’ultima parola sarà il MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze), che dovrebbe arrivare a giorni. E questo potrebbe rappresentare un bel freno anche per chi investe nel trading online Forex ma magari non ci guadagna attivamente.
In ogni caso, i giochi sempbrano fatti, e ormai la notizia si dà per certa, emergenza coronavirus permettendo (che rappresenta comunque una doppia incognita per i mercati).
A partire dal 1° aprile, tutti i conti correnti degli italiani potranno essere esaminati dal Fisco, che non lascerà più scampo agli italiani che evadono le tasse. A quanto pare quindi, il Governo ha concesso una larga estensione dei poteri conferiti all’Agenzia delle Entrate, in favore del nuovo maxi-Piano contro l’evasione fiscale.
In sostanza, l’algoritmo sarà in grado di individuare ed esaminare qualsiasi operazione che gli italiani faranno con il proprio conto corrente. Le giacenze, i depositi, i bonifici in entrata e in uscita, i versamenti. Insomma, un accesso completo ai dati personali dei conti dei cittadini.
L’algoritmo elaborato dal Fisco sarà capace di confrontare i movimenti presenti all’interno del conto, con le spese che il cittadino ha inserito nella Dichiarazione dei Redditi. E nel caso in cui trovasse qualche tipo di incongruenza, provvederà ad intensificare i controlli fiscali. Le Entrate hanno definito queste analisi come dei veri e propri “controlli selettivi”, che non permetteranno più agli italiani di venir meno al pagamento delle tasse.
Soro contrario: “è violazione della privacy”
Le nuove misure in vigore dal 1° aprile però, dovranno scontrarsi ovviamente con il tema della tutela della privacy dei cittadini. Per tentare di ovviare al problema, le Entrate hanno proposto la misura cosiddetta “pseudonimizzazione”. In pratica, tale tecnica consentirebbe al Fisco di accedere ai conti correnti, ma senza sapere da subito a chi appartengono. Nome e cognome del cittadino in questione, sarà rivelato solo se saranno necessari controlli intensificati.
I nuovi sistemi che il Governo permetterà di attuare all’Agenzia delle Entrate però, non sono piaciuti per niente ad Antonello Soro, Presidente dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali.
Il presidente sardo ha voluto immediatamente chiarire che la tecnica della pseudonimizzazione non garantisce alcuna tutela della privacy per i cittadini. Infatti, sostiene che il sistema permetterebbe comunque al Fisco di identificare i soggetti proprietari dei conti correnti.
E informa inoltre gli italiani che i controlli che il Governo promette di avviare a partire dal 1° aprile, in realtà per molti sono già in atto. Infatti, i cittadini che dal 1° gennaio 2020 in poi fanno domanda per ricevere il documento ISEE, attiveranno già in automatico i controlli riguardo a saldi e giacenze dei conti correnti.
Soro ha espresso quindi il suo esplicito dissenso riguardo alle nuove estreme misure di controllo. E ha infine richiesto all’Agenzia delle Entrate di stilare per lo meno un elenco dei diritti dei contribuenti che subiranno delle limitazioni. E di garantire anche il diritto di rettifica in favore dei cittadini.
Il Fisco sembra aver accettato il compromesso. Staremo a vedere come procederà il tutto.